Deep Trend™: cinque tendenze “profonde” che modelleranno nei prossimi anni il settore turistico
Per elaborare lo sviluppo di una destinazione serve una visione prospettica, che abbracci un orizzonte di – almeno – medio periodo. Ma quali sono le tendenze “profonde” che modelleranno nei prossimi anni il settore turistico?

Uno sguardo prospettico
Lavorare con una destinazione turistica significa immaginare traiettorie di sviluppo che si accordino con le dinamiche di mercato e le evoluzioni sociali e culturali. Per noi significa farlo con una prospettiva di – almeno – medio periodo, evitando di assecondare mode passeggere o tendenze effimere: è il nostro senso di responsabilità a imporcelo, il nostro impegno a lasciare sul territorio in cui lavoriamo un’eredità duratura.
È utile, in questo senso, ricorrere a modelli narrativi come i Deep Trend™ proposti periodicamente da Blue Eggs, una raccolta di “tendenze profonde, generate da un pulviscolo – spiega Laura Rolle, co-founder di Blue Eggs – fatto di una miriade di elementi che a un certo punto si aggregano, si condensano, entrano nell’immaginario collettivo, creano un modello di comportamento diffuso”.
Modelli che vanno riconosciuti e interpretati nel loro manifestarsi in diversi settori di mercato. Ad esempio: quali prospettive di analisi offrono i cinque Deep Trend™ proposti quest’anno da Blue Eggs, una volta “calati” su una destinazione turistica? Come possiamo prevedere il dispiegamento di queste tendenze “profonde” su un particolare territorio?
Antipodes
Quello che segue è il nostro tentativo di declinare in ambito turistico i cinque Deep Trend™ proposti da Blue Eggs, nella prospettiva di offrire una visione delle trasformazioni profonde che influenzeranno la società e, di conseguenza, il settore turistico nel medio periodo (cinque anni).
Il tema dei Deep Trend™ del 2025-2026 è “Antipodes”, un chiaro riferimento “a ciò che sta agli antipodi, nell’altro emisfero, dove — nell’antichità — si pensava fosse tutto all’incontrario”. Più in generale, un richiamo alla complessità di un mondo che abbiamo visto diventare negli ultimi anni sempre più indecifrabile, alimentata da meccanismi complessi, architetture sofisticate, progetti articolati, da esplorare e riscoprire.
Deep Me: la riscoperta di sé
Il primo trend è l’attenzione verso il benessere interiore e la riscoperta di sé. La crescente digitalizzazione e l’avvento dell’intelligenza artificiale rendono il concetto di “essere umano” un tema di riflessione filosofica e scientifica. Le persone cercano momenti di introspezione e autenticità, riscoprendo il valore del tempo con sé stessi e della connessione tra mente e corpo. Questo fenomeno va oltre il semplice benessere fisico, orientandosi verso una ricerca più profonda della propria identità e del proprio equilibrio interiore.
Visto da un punto di vista “turistico” significa che le destinazioni dovranno integrare nella loro narrazione il concetto di benessere olistico, non solo fisico ma anche emotivo e spirituale. La pianificazione turistica dovrà favorire modelli di sviluppo meno impattanti e più attenti alla qualità della vita, sia per i residenti che per i visitatori. Il turismo dovrà dialogare maggiormente con il mondo della salute, della cultura e della spiritualità, creando partnership con istituti di ricerca, centri di benessere e istituzioni culturali.
Discover the Complexity: oltre le apparenze
La società contemporanea è caratterizzata da una crescente consapevolezza della complessità del mondo che ci circonda: il concetto di verità diventa più fluido e le persone cercano risposte che vadano oltre le apparenze, analizzando più a fondo i fenomeni e i prodotti che scelgono di acquistare o le esperienze che desiderano vivere.
Allo stesso modo la comunicazione turistica dovrà abbandonare i messaggi standardizzati per adottare un approccio narrativo che metta in luce le molteplici sfaccettature di un territorio, evidenziando la sua storia, la sua cultura e le sue trasformazioni sociali. Sarà necessario superare la segmentazione tradizionale (per età, provenienza, interessi) per adottare strategie basate sulla personalizzazione e sulla creazione di contenuti adatti a pubblici con diverse sensibilità e livelli di conoscenza del territorio. Le destinazioni dovranno valorizzare il sapere e le esperienze della popolazione residente, trasformando gli abitanti in attori attivi della narrazione turistica.
Lucid Madness: sovvertire le convenzioni
Il concetto di follia creativa ha sempre affascinato il mondo dell’arte e dell’innovazione. Nel contesto attuale, caratterizzato da regole sempre più rigide e da una crescente necessità di razionalità, emerge un desiderio di evasione attraverso esperienze surreali, ironiche e imprevedibili. Questo trend riflette la necessità di esplorare nuove prospettive e di sovvertire le convenzioni attraverso esperienze immersive, giocose o dal forte impatto emotivo.
E allora le strategie turistiche dovranno integrare elementi di imprevedibilità e creatività, trasformando la destinazione in uno spazio di sperimentazione e di scoperta. La pianificazione degli eventi e delle attività dovrà superare il modello tradizionale, puntando su format innovativi che stimolino l’immaginazione e l’interazione attiva dei visitatori. Le destinazioni dovranno rafforzare la collaborazione con il mondo dell’arte, della tecnologia e dell’intrattenimento, sviluppando esperienze che vadano oltre il turismo convenzionale.
Local Radicalism: autenticità e identità
In un mondo globalizzato, caratterizzato da un’offerta sempre più omologata, emergono movimenti che enfatizzano le radici culturali e la specificità territoriale. Questo trend si manifesta attraverso scelte radicali in ambiti come la gastronomia, l’ecologia e l’attivismo sociale, con un’attenzione crescente verso il valore dell’autenticità e dell’identità locale. I consumatori sono sempre più attratti da esperienze che riflettano una visione chiara e coerente del territorio, con un forte legame con le tradizioni e i valori locali.
Le destinazioni dovranno smarcarsi dall’approccio generalista e puntare su una comunicazione forte, capace di esprimere con chiarezza i valori e l’anima del territorio. Sarà necessario attuare strategie che garantiscano la conservazione e la valorizzazione delle specificità culturali, artigianali ed enogastronomiche locali. Il turismo dovrà essere percepito come un’opportunità per il territorio, e non come un elemento di snaturamento. Le strategie dovranno quindi includere processi partecipativi che coinvolgano la popolazione locale nella definizione dell’offerta.
Gift Laboratory: dono e condivisione
Si è assistito negli ultimi anni a una progressiva trasformazione delle logiche economiche tradizionali, con una maggiore attenzione verso il concetto di dono e di condivisione. Questo trend non si limita alla sfera privata, ma si estende al mondo del business, con nuovi modelli basati sulla reciprocità, sulla creazione di comunità e sulla diffusione della conoscenza. L’idea di “dare per ricevere” si afferma come strategia di fidelizzazione e come nuovo paradigma di relazione tra brand e consumatori.
Anche le destinazioni dovranno allora promuovere forme di turismo che favoriscano la condivisione di esperienze, di conoscenze e di risorse tra viaggiatori e comunità locali. Le strategie turistiche dovranno puntare su alleanze tra diversi attori del territorio, superando la logica della concorrenza a favore di un approccio cooperativo. Le destinazioni potranno sviluppare progetti turistici con un impatto positivo sulla comunità, integrando iniziative di volontariato, progetti di rigenerazione urbana e percorsi di inclusione sociale.
Deep Trend™ / Antipodes
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