«Ho imparato come si costruisce un’impresa» Dopo il Campus, diventano realtà i progetti di RestartApp
Fin dal 2014 Ideazione è partner di RestartApp©, il Campus di incubazione per start app appenniniche che a oggi ha contribuito a rendere realtà decine di idee di impresa per la montagna. L’edizione 2020 del Campus – promossa e realizzata da Fondazione Edoardo Garrone con Fondazione Aristide Merloni – ha premiato tre progetti imprenditoriali che mettono in primo piano la sostenibilità. I vincitori, che riceveranno premi per un valore complessivo di 60.000 euro e nella fase di startup saranno seguiti da Ideazione, sono stati selezionati tra i 14 partecipanti al campus che si è svolto a Fabriano dal 14 settembre al 26 novembre 2020.
Dopo avere coordinato il Laboratorio di Creazione e Sviluppo di Impresa del campus, Ideazione per dodici mesi accompagnerà i tre progetti in un percorso di tutoraggio allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento del progetto imprenditoriale e fornire consulenza nei passaggi più complessi. L’affiancamento riguarderà diversi aspetti specifici dell’attività di impresa, come marketing, budgeting, fund raising.
«Dove mi vedo da qui a un anno? A coordinare attività anche su altre realtà territoriali».
I tre progetti giudicati migliori puntano a valorizzare il territorio appenninico con approcci diversi, ma sono accomunati da un’idea di sviluppo locale a basso o nullo impatto ambientale. Il primo premio da 30.000 euro è stato assegnato al 39enne Mirko Cipollone di Avezzano, in provincia dell’Aquila, che ha proposto l’idea di un tour operator che proponga pacchetti e servizi pensati per i disabili. Si chiama “Appennini for all” e vuole promuovere un’idea di turismo ambientale accessibile e diffuso, creando opportunità per tutti i soggetti coinvolti e facendo diventare il turismo un agente di inclusione e non più ambito di esclusività.
«Il campus è stato fondamentale per capire come si costruisce un’impresa, quali sono le difficoltà a cui andrò incontro – ci spiega Mirko – Avviare un’attività in montagna in una regione come l’Abruzzo è rischioso, ma so di poter contare su una consulenza sulle questioni economiche e finanziarie e questo mi rassicura. Dove mi vedo da qui a un anno? A coordinare attività anche su altre realtà territoriali. Ho già ricevuto parecchie richieste di collaborazione, dal Molise a Milano.»
«Ho imparato a selezionare le opportunità giuste»
Benedetta Morucci ha 33 anni, viene da Scorzè (VE) ed è la vincitrice del secondo premio, del valore di 20.000 euro. Il suo progetto Lamantera prende il nome dalla cappa tradizionale utilizzata dai pastori abruzzesi per proteggersi dal freddo e vuole essere un innovativo sguardo al settore tessile. Morucci punta infatti a valorizzare le lane dell’Appennino abruzzese, tramite la trasformazione in filati e prodotti ispirati alla tradizione laniera del territorio.
«Con RestartApp ho capito l’importanza di darsi uno schema, di organizzarsi con lucidità, di saper trasmettere l’idea del progetto anche a chi non ne ha mai sentito parlare. Ho imparato a selezionare le opportunità giuste e a restare con i piedi per terra mentre decido il percorso della mia attività.» Benedetta ora si è data come priorità lo sviluppo del prodotto. «Nei prossimi dodici mesi mi occuperò di creare la filiera di produzione, una rete che comprenda allevatori e aziende. Voglio arrivare a questo obiettivo con la serenità di aver avviato un’attività equa, sostenibile, che porta benefici a tutti i soggetti coinvolti.»
«Il Campus è stato uno strumento di networking straordinario»
L’internet delle cose è invece l’orizzonte cui guarda Pierfrancesco Di Giuseppe, 31enne di Teramo, che si è aggiudicato il premio da 10.000 euro per il progetto Regrowth. Obiettivo: sviluppare e commercializzare tecnologie “internet of things” per l’allevamento. In particolare, strumenti dedicati al monitoraggio e al controllo dello stato di salute degli animali, della qualità del suolo e dell’ambiente, in un’ottica di agricoltura sostenibile e rigenerativa. «Il Campus è stato uno strumento di networking straordinario – racconta Pierfrancesco – io e gli altri partecipanti siamo entrati in contatto con realtà di grande livello. Ora la nostra startup punterà a concludere lo sviluppo dei prototipi e ci avvieremo alla fase di commercializzazione.»
Per un anno Ideazione sarà inoltre al fianco di altre due giovani aspiranti imprenditrici, che la Fondazione Garrone ha ritenuto meritevoli. Si tratta di Lilith Meier con “Acatù”, progetto incentrato sulla promozione di una rete di rifugi sulla Via degli Dei in Emilia-Romagna, e Martina Venturini, che ha proposto “Youmbria”, una piattaforma di servizi esclusivi destinati ai wine-lover e incentrati sulle eccellenze enoiche dell’Umbria.
Foto Fondazione Edoardo Garrone
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