Consegnata la Carta di qualità dell’accoglienza per il GAL Escartons

Pochi suggerimenti, semplici e chiari, possono aiutare ristorazione e ricettività a valorizzare i prodotti locali e migliorare i propri servizi. Su questi principi nelle scorse settimane è stata consegnata da Ideazione al GAL Escartons e Valli Valdesi la “Carta di qualità dell’accoglienza”, un nuovo strumento a supporto delle attività di un’area alpina a cavallo di due paesi. I territori coinvolti sono infatti le valli tra Italia e Francia: Val Pellice, Val Chisone, Val Germanasca, Val di Susa, Valli di Lanzo, Valli Orco e Soana, Valchiusella sul versante italiano, la Savoia e l’alta Savoia, su quello francese.

Nonostante il confine, tutte vantano tradizioni condivise e tipicità specifiche nel campo enogastronomico. L’iniziativa così ha trovato spazio nell’ambito del progetto transfrontaliero Interreg Alcotra “Turismo del gusto”, che si dà come obiettivo l’innovazione e la conservazione della gastronomia del territorio. Fondata sulla valorizzazione dei prodotti agricoli locali e sul “saper fare”, in termini di trasformazione di questi prodotti, l’idea alla base della Carta intende favorire le filiere locali secondo i principi dello sviluppo sostenibile.

La Carta è sostanzialmente un manifesto di valori condivisi, declinati in azioni pratiche e comportamenti da seguire, per dar modo agli operatori di ottenere risultati concreti a partire dalla condivisione di questi valori, migliorando così la qualità dei servizi offerti. Qualche esempio: tra i principi promossi, un forte accento è stato posto sulla stagionalità delle materie prime, sull’unicità delle preparazioni, sulla capacità di dare attenzione a esigenze specifiche degli ospiti, sulla comunicazione puntuale e multi-canale. Il documento è consultabile cliccando qui.

Ma come scegliere se aderire? Ideazione ha sviluppato un questionario di autovalutazione per i titolari delle strutture, grazie al quale potranno decidere su basi concrete. La compilazione del questionario restituisce un risultato che indica quanto la propria attività sia già allineata ai valori della Carta. Ristoranti e strutture ricettive che risulteranno poco allineate, potranno prendere la Carta come una guida per migliorare la propria offerta, o per diventare più consapevoli e capaci di trasmettere ai turisti le specificità dei prodotti locali e del territorio. Ripetere il questionario almeno una volta all’anno sarà utile per valutare i miglioramenti ottenuti nel tempo.

Tra i risultati attesi, la costruzione nel tempo di una rete di strutture di alto livello, che a sua volta innalzi il livello dell’offerta turistica del territorio. Rispettare i principi della Carta significherà dimostrare di “saper fare”, ma anche di “sapersi promuovere”, attraverso un percorso di capacity building in gran parte autonomo, facile da implementare, che non richiede strutture o investimenti ingenti. La qualità è già insita nel territorio e nei suoi prodotti; la Carta redatta da Ideazione aiuterà a valorizzarla e promuoverla.

Foto: CAI UGET Val Pellice

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