A Troina un progetto per il turismo slow nelle terre sottratte alla mafia

Troina è un piccolo paese siciliano con un sindaco coraggioso. A partire dal 2013, il Comune guidato da Fabio Venezia è riuscito a riappropriarsi dei terreni che erano finiti nelle mani della mafia. Oggi l’Azienda Silvo Pastorale di Troina è un esempio virtuoso di legalità che genera lavoro per i giovani troinesi. Nel suo futuro ci sarà anche l’accoglienza turistica?
Ideazione sta aiutando l’Azienda a deciderlo, attraverso un’analisi SWOT che immagina Troina come meta di un turismo lento, adatto agli amanti della natura e degli animali. L’incontro tra il Comune e la nostra società è avvenuto dopo la menzione speciale rilasciata all’azienda pubblica troinese da Fondazione Edoardo Garrone, nell’ambito del premio “Comunità Forestali Sostenibili” assegnato da PEFC e Legambiente. La consulenza di Ideazione consisterà nel supporto del progetto di realizzazione di un sistema turistico sul territorio.
L’accoglienza potrebbe rappresentare per la fattoria un nuovo ramo d’impresa

Il sindaco Venezia e i suoi collaboratori hanno immaginato di destinare a resort un antico rifugio, fino a poco tempo fa utilizzato come stalla dalle famiglie mafiose. Da quando è stato avviato il recupero dell’area, la sua vocazione all’outdoor è già stata testata con successo, grazie alle numerose escursioni organizzate nello spettacolare panorama dei Nebrodi in cui è immersa l’Azienda.
L’accoglienza potrebbe rappresentare per la fattoria di Troina un ramo d’impresa completamente nuovo, che si aggiungerebbe a tante altre realtà che da Nord a Sud hanno recuperato beni confiscati alle mafie. C’è chi in Puglia ha trasformato in B&B solidali gli alloggi sottratti ai clan; in Emilia-Romagna, la villa di una famiglia legata alla criminalità è stata destinata a struttura ricettiva per donne vittima di violenza. Mentre per restare in Sicilia, i vigneti che producono il vino “Centopassi” sono un omaggio a Peppino Impastato, giornalista ucciso da Cosa Nostra.
Libera, la rete di associazioni contro le mafie, ha dato vita a due progetti che si occupano in modo specifico di valorizzare le attività agricole e le proposte turistiche realizzate sui terreni confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di Libera Terra Mediterraneo e di Libera il g(i)usto di viaggiare. Quest’ultima incentiva un turismo basato sui principi di giustizia sociale ed economica, con un’offerta destinata a chi cerca nel viaggio anche un’occasione di conoscenza e riflessione.
Attiva dal 2019, l’azienda produce alimenti e cosmetici. Tutto a base di asino

L’ambizione dell’Azienda Silvo Pastorale di Troina è di entrare in questo circuito. Non le mancano certo le potenzialità da sfruttare: anche se attiva soltanto dal 2019, si è già affermata per i suoi prodotti di alta qualità, alimentari come la mortadella al salame d’asino o cosmetici come sapone e creme a base di latte d’asina. Buona parte del lavoro lo svolgono i 115 asini ragusani, allevati insieme a 18 cavalli sanfratellani.
L’ambiente circostante è un ulteriore attrattiva per gli appassionati di natura e outdoor. Troina è infatti uno dei comuni del Parco dei Nebrodi, il più esteso della Sicilia. La catena montuosa è caratterizzata da ambienti più freschi rispetto al resto della Sicilia, il che ha permesso lo sviluppo di estesi boschi di querce e faggi. Una risorsa sfruttata nell’ambito di un progetto che punta a produrre pellet e altri prodotti in legno. Tutto attraverso processi sostenibili, come certificato dal riconoscimento assegnato da PEFC e Legambiente, che premia chi valorizza e comunica le buone pratiche di gestione territoriale e forestale delle aree montane.
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